Fede: fatica e gioia
Credere resta una sfida ovunque.
Lo testimonia dal Ciad anche Maria de Jesus da Silva dos Santos, missionaria saveriana brasiliana che ha vissuto alcuni anni a Domo, fra i Mussei.
In questo breve periodo di convivenza quante cose ho imparato dai fratelli e sorelle Mussei, quanti incontri hanno toccato la mia vita e fortificato la mia fede!
Abituata ad avere le ore contate per ogni cosa da fare, ho scoperto la loro accoglienza, la loro disponibilità a stare con l’ospite anche per ore, senza fretta, aspettando pazientemente che le persone, poco a poco, parlino di se stesse, delle loro gioie, tristezze e difficoltà.
In tanti cristiani ho visto la lotta per rimanere saldi nella fede, sopratutto nei momenti di sofferenza e di morte. Quando manca la comprensione umana di avvenimenti come una malattia, una morte prematura, la nascita di un figlio con handicap, molti sono esortati dai familiari a tornare a pratiche magiche volte a individuare il colpevole di tale sofferenza.
Di fronte a questa e altre sfide, alcuni resistono e dicono: “Sto attraversando un momento difficile, ma so che Dio è con me e sosterrà la mia fede”.
Molti cristiani percorrono a piedi anche venti chilometri per partecipare alla Messa domenicale, a incontri formativi e ritiri. Fra loro anche anziani, appoggiati al bastone, e mamme con i loro piccoli sulla schiena.
La missione ci spinge a interrogarci su come rivelare il volto di Dio che è amore e misericordia ed esserne segno.
Non ho risposte precise, ho però la certezza che la missione é dono di Dio.
Mentre cerchiamo di annunciarlo egli continua a rivelarsi a noi in molti modi di vivere del popolo Mussey.