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Donna, non stancarti di cercare la tua anima!

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12 Maggio 2023

Abitavo circondata da dolci colline che ad aprile si coprivano di fiori di ciliegio e diventavano color bianco delicato ed intenso. Quando i petali iniziavano a cadere, formavano quasi un bianco tappeto, steso sullo sfondo verde dei teneri fili d’erba, appena nati.

Osservavo e mi riempivo gli occhi di candore, mentre lasciavo andare i miei sentimenti verso le colline che raccoglievano e proteggevano tanta bellezza e che contemporaneamente limitavano l’orizzonte, così che lo sguardo era obbligato a fermarsi. Correva, invece, la fantasia ed andava oltre le colline e spaziava in un mondo sconosciuto. Sentivo il bisogno di andare, andare…oltre le colline…di viaggiare, di vedere il mondo al di là del limite abituale, per constatare se c’era dell’altro, dopo le colline. Volevo in qualche modo rassicurarmi se c’erano le città, di cui avevo sentito parlare, se la gente era diversa da quella conosciuta e se i paesaggi erano incantevoli come pensavo.

Quando giunse il tempo in cui mi sono dovuta allontanare dalla mia spaziosa casa in mezzo alla campagna, mentre mi sentivo lacerare il cuore perché ero consapevole che un periodo della mia vita stava per finire per sempre, godevo di oltrepassare le colline per incontrare gente nuova, luoghi diversi. Con curiosa avidità guardavo ovunque per cercare ciò che avevo tanto sognato.

Ben presto mi accorsi che la gente non era tanto diversa da quella che abitava al di là delle “mie” colline; le città, i luoghi e i paesaggi non erano così incantevoli come avevo pensato. Tutto mi sembrava poco “speciale”. Un senso di delusione si fece strada dentro di me. Allora ho capito: nel viaggio della mia vita, avrei dovuto pormi in una direzione diversa da quella che avevo immaginato. Era all’interno di me stessa che dovevo rivolgere lo sguardo in modo da capire che cosa c’era nell’anima mia. Era il mio mondo interiore che dovevo esplorare, vedere, capire, sentire e godere. Entrando in me stessa, senza riandare ad immagini esteriori, che pur avevano il loro fascino, potevo spaziare e incontrare, senza mai stancarmi, meraviglie di comprensioni, capacità di capire e conoscere bellezze di possibilità utilizzabili per amare, assieme a limiti da superare.

Il viaggiare nell’anima mia per scoprire tante meraviglie che non conoscevo era diventata la mia soddisfazione preferita. Fare esperienza di me stessa mi dava forza, mi faceva sentire me stessa, superavo le paure. 

Ho capito, allora, che tutte quelle Donne che silenziosamente hanno cambiato la storia avevano prima cercato la loro anima e viaggiato in lungo in largo in essa, per scoprire perle di pensiero, di coraggio, di amore e di altruismo, senza lasciarsi contaminare dalla vanagloria. Avevano scoperto le loro ricchezze di sensibilità attenta e squisita, di intelligenza equilibrata e vivace, tante capacità di sacrificio soddisfacente per raggiungere obiettivi di pace e di amore. 

Uno spazio immenso è l’anima della Donna e viaggiare in esso per conoscere e far agire tutte le capacità presenti vuol dire avvicinarsi all’Infinito, ossia alla gioia di un compimento realizzativo di sé e a un grande altruismo che cambia il mondo. Tante e tante Donne con umiltà, saggezza e decisione hanno fatto la Storia, hanno cambiato i pensieri e i cuori, hanno affrontato senza rabbia torture e morte. 

Da Maria di Nazareth che nel suo silenzio e nel suo affidarsi a Dio, ha concepito e offerto al mondo lo stesso Figlio suo e di Dio, Gesù, alle Donne semplici, sconosciute, trascurate dalla società, ma molto intelligenti e dedicate solo al bene. Donne che hanno creato “Bellezza e Salvezza” come le grandi mistiche, le grandi sante, le grandi scienziate, ma anche Donne torturate, maltrattate, umiliate, uccise, che hanno lasciato testimonianza di perdono e di amore di fronte all’odio e alla violenza. 

La Donna non deve dimenticarsi del suo spazio interiore. La sua soddisfazione, anzi, è entrare nel suo spazio, stupirsi e silenziosamente contemplare la bellezza dei doni che porta in sé e che è chiamata ad utilizzarli per accrescere sempre più nella Bellezza della Bontà, per diffondere amore, giustizia e speranza ovunque si trovi a vivere.

Questa è la forza silenziosa della Donna, una forza positiva, che costruisce solo vita e bene. La sua forza è nella sua anima, in quello spazio dove lei trova se stessa, la sua identità. Non deve cercare lontano da sé la sua identità, non può aspettare che le venga dal di fuori il riconoscimento della sua forza e bellezza interiore, non deve fermarsi alle miserabili ambizioni. Deve diventare consapevole della forza di bellezza che porta dentro e godere di essa. Assaporarla e farla agire. Fare agire la sua esperienza di forza che le proviene dalla sua vita, dallo spazio interiore della sua anima. Deve tornare spesso a rivisitare quello spazio per scoprire sempre nuove bellezze e ricchezze, fare esperienza di tutto il suo meraviglioso bagaglio e portare fuori la sua competenza per distribuirla a chi le è vicino e lontano con semplicità e naturalezza. La sua missione è “esserci” con la sua esperienza, “esserci” in ogni circostanza, vicina al suo prossimo con i doni di grazia, di tenerezza, di comprensione e di pazienza. 

Un giorno, non so dove, ho letto questa frase: 

"Donna, volgi il tuo occhio nel tuo interno e scoprirai migliaia di regioni nel tuo cuore, vergini ancora. Viaggiale tutte e fatti esperta della tua cosmografia interiore".

Come tutti i viaggi, anche quello verso sé stessi porta con sé incertezze, paure, pericoli, ma la fatica di affrontare tali disagi viene superata dal vantaggio di poter conoscere se stessi. Si tratta di una conoscenza che rende meno spiacevoli gli inevitabili contrattempi che si incontrano lungo il cammino della vita, di una conoscenza che fa crescere l’apprendimento e l’elaborazione interiore dei propri errori che possono diventare una grande risorsa di esperienza di vita. 

Viaggiare dentro di sé in ogni momento e in qualsiasi situazione permette di sentire il silenzio in cui è avvolta la propria anima, permette di riflettere sul proprio autocontrollo ed equilibrio emotivo e di gustare il proprio “esserci” e la propria armonia interiore, sia quando la calma regna sovrana, sia quando i “rumori” delle situazioni difficili si fanno sentire in modo acuto.

Al di qua o al di là delle colline, c'è un solo viaggio possibile e gratificante, utile alla conoscenza, alla consapevolezza e all’esperienza di sé. E’ il viaggio nella propria anima, un viaggio interminabile: si parte da un punto, al quale non si ritorna più come si è partite, perché, nel frattempo, avviene il fenomeno del cambiamento e ci si trova molto diverse nelle relazioni con gli altri e ogni realtà. Si cambia perché cresce la consapevolezza e l’esperienza di sé che si dona agli altri per far crescere “Vita” ovunque.

Allora anche il viaggiare per il mondo diventa importante e tutto può diventare “speciale”, anche le cose meno gradite, perché tutto può essere utilizzato per il viaggio della relazione con sé, con le “cose”, con Dio, che è sempre il Presente e l’Irraggiungibile.

Il bisogno di viaggiare è il bisogno 

di cercare e di trovare la propria anima.

S. Fernanda Verzè

Istituto Campostrini