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“Fare-finta”: molto più che un gioco!

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18 Giugno 2023

Sempre mi è piaciuto insegnare, fin da molto piccola. Mettevo in fila i miei cugini più piccoli e il mio fratello minore ed “insegnavo” le mie lezioni inventate a questi "studenti" a volte poco entusiasti. Nel seminterrato della casa della mia infanzia c’erano vecchie scrivanie di scuola e una lavagna, lasciate dall’inquilino precedente, che usavo per allestire la mia stessa aula. Per ragioni che non comprendo appieno, l'insegnamento mi veniva naturale. Quando è arrivato il momento per me di laurearmi, questa passione dell' infanzia è diventata realtà.

La mattina del 31 agosto 2016, aspettavo con ansia che i miei alunni di terza media entrassero in classe per il loro primo giorno di scuola e il mio primo giorno come insegnante. Con il passare delle settimane, l'ansia del primo giorno è andata diminuendo, man mano che entravo nel mio ritmo normale e mi adattavo alla rutine quotidiana della classe. Durante quell'anno, ho iniziato a costruire relazioni con i miei studenti, condividendo i nostri cibi, libri ed artisti preferiti. Un aspetto inaspettato del mio ruolo era anche conoscere i genitori dei miei studenti. Lavorando in una piccola scuola privata, vedevo settimanalmente i genitori per aggiornarli su come stava andando il loro figlio a scuola. Mi confrontavo con i genitori: se il loro figlio stava attraversando un periodo difficile, lavoravamo insieme per creare un piano di supporto basato sulle esigenze del loro figlio.

Quando ho deciso di lasciare la scuola, qualche anno dopo, sapevo che lavorare nell'ambito dell'educazione mi piaceva, ma ho scoperto che la mia vera passione è lavorare con i genitori. Oggi lavoro come consulente educativo per un'organizzazione no-profit con sede a Boston. In questo ruolo, accompagno le famiglie latine -che sono immigrate recentemente negli Stati Uniti- nella conoscenza del sistema educativo per i loro figli. Lavoro con le famiglie per iscrivere i loro ragazzi a scuola e ottenere l’aiuto necessario affinché possano progredire nello studio. Nei miei ultimi cinque anni in questo ruolo, i genitori, con cui ho lavorato, mi hanno insegnato più empatia e compassione di qualsiasi altra esperienza nella mia vita. Sento una grande gioia e gratitudine nel poter interagire con le famiglie ogni giorno nel mio lavoro. Sebbene lavorare con i genitori come consulente educativo non fosse la carriera che immaginavo per me, sono molto felice di essere dove sono oggi. Ho scoperto che i piani che Dio aveva per me erano molto più grandi di ciò che avrei potuto sognare quando ero bambina giocando a “fare-finta”.

Victoria Paulino

Laurea in Arte per Holy Cross College e Master in Educazione per Boston University.