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Preghiera per il popolo dell’est della R.D.Congo

Teresina Caffi mmx
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09 Novembre 2023

In questi giorni d’inizio novembre 2023, nella Repubblica Democratica del Congo, sono ripresi i combattimenti tra le forze ribelli filoruandesi e ruandesi del movimento M23 che occupano una parte del Nord-Kivu, e le forze armate regolari, supportate da partigiani locali. Con forza, i ribelli si sono avvicinati alla città di Goma, presa la quale, sarebbe facile estendere il potere a larga parte dell’est del paese. Muoiono in tanti, da una parte e dall’altra, per il sogno di occupazione e di arricchimento di potenti della regione e del mondo.

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Preghiamo

Non è certo una consolazione che Tu, Signore, sia rimasto l’unico rifugio di un popolo che da trent’anni conosce la guerra e il suo corteo di fame, dolore, umiliazione e morte.

Dovevamo noi, popoli fratelli, rassicurarli che Dio li amava, attraverso il coraggio della verità, di dire pane al pane, anche se politicamente e soprattutto economicamente non conveniva.

Invece siamo stati bravi in parole, ma i fatti ci hanno smentito: ci tenevamo troppo alle ricchezze minerarie della loro terra prese a prezzo stracciato.

Non c’è una verità detta ad alta voce se non nel loro grido e nella tua comprensione, SignoreNon c’è al presente una giustizia resa se non quella che Tu prometti.

Tu l’avevi ben detto, che chi non ascolta il grido del povero, anche il suo grido non sarà ascoltato. Quale apparecchio acustico ci renderà capaci di ascoltarlo? Sono così lontani, così estranei, così non “nostri”, che la nostra soglia di ascolto è molto alta: devono morire a migliaia perché ci scuotiamo dal sonno.

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Il popolo della R.D del Congo, specie dell’est, è sfollato in patria, tre milioni e seicentomila persone sono senza casa, senza più campi, ridotte quando va bene a far la fila in campi profughi per misurate e sempre più ridotte porzioni di cibo.

camposfoll.JPGBisogna dormirci, nel fango delle piogge, in una tenda, con vecchi, bambini, malati. Senza più una privacy degna di questo nome, esposti agli abusi, pensando con dolore al tetto di casa, ai campi abbandonati, agli animali uccisi o rubati. A chi la guerra ha portato via. 

Che continuino a pregarti, Signore, questa è grandezza, perché sanno che questo non dipende da Te, che Tu sai, compatisci, t’indigni con loro.

Ora noi ti chiediamo di dare a tutti noi un sussulto di coscienza, perché i grandi comprendano che non c’è futuro per nessuno se non nel coraggio della verità e nella giustizia per tutti.

E perché noi gente comune, là dove siamo, siamo tenacemente consacrati alla verità, come tuo Figlio ci ha resi, ardentemente assetati di giustizia, per esserne colmati, e umili di fronte a chi, non potendone più, viene a bussare alla nostra porta. Amen.