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Ken Saro-Wiwa, per non dimenticare

Teresina Caffi
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10 Novembre 2020

25 anni fa, come oggi, venivano giustiziati in Nigeria Ken Saro-Wiwa e i suoi otto compagni

L’Africa non deve andare lontano per trovare i suoi eroi. Oggi, 10 novembre 2020, ricorrono venticinque anni dall’impiccagione dopo ingiusto processo di Ken Saro-Wiwa, poeta, scrittore, leader del popolo degli Ogoni nel delta del Niger, in Nigeria. Ken senti profondamente la responsabilità di risvegliare il suo popolo, di circa mezzo milione di abitanti, dal torpore con cui subiva un regime dittatoriale e, più direttamente, la devastazione del suo ambiente vitale ad opera delle multinazionali del petrolio, la Shell in particolare. Nel 1993, Ken riuscì ad organizzare una marcia pacifica di 300.000 persone a Port Harcourt, città della Nigeria meridionale, per chiedere giustizia per la gente del delta.

Dopo varie detenzioni, Ken Saro-Wiwa fu accusato falsamente, insieme ad otto compagni, di essere all’origine dell’assassinio di quattro leader tradizionali degli Ogoni che difendevano il sistema vigente. Dopo un rapido processo-farsa, nonostante le proteste internazionali, Ken e i suoi compagni furono impiccati il 10 novembre 1995 nel cortile della prigione di Port Harcourt.

Aveva scritto nel testo che avrebbe voluto pronunciare davanti ai giudici: “Signor Presidente, … io sono un uomo di pace, di idee. Provo sgomento per la vergognosa povertà del mio popolo che vive su una terra molto generosa di risorse; provo rabbia per la devastazione di questa terra; provo fretta di ottenere che il mio popolo riconquisti il suo diritto alla vita e a una vita decente. Così ho dedicato tutte le mie risorse materiali ed intellettuali a una causa nella quale credo totalmente, sulla quale non posso essere zittito. Non ho dubbi sul fatto che, alla fine, la mia causa vincerà e non importa quanti processi, quante tribolazioni io e coloro che credono con me in questa causa potremo incontrare nel corso del nostro cammino. Né la prigione né la morte potranno impedire la nostra vittoria finale…".