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Auguri pasquali dalla Thailandia

Maria Angela Bertelli, mmx
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25 Marzo 2016

Stralci dalla lettera di M. Angela, dalla “Casa degli Angeli”

Carissimi Amici,

ancora una volta il Signore ci dona di vivere la Sua Pasqua oggi, con Lui e nella nostra carne come nella carne di tanta gente che soffre ingiustamente. (…) Ma: “ la pietra (Gesù!) che i costruttori hanno scartato è diventata testata d’angolo! Questa è l’opera del Signore, una meraviglia ai nostri occhi!”.

Anche oggi, chi cerca e vuole seguire Gesù come vero discepolo, non può che andare a ricuperarlo, a ritrovare il Suo Corpo, proprio tra le pietre scartate che altri hanno insudiciate, calpestate, spaccate, gettate via:“Non cercate tra i morti Colui che è vivo!” … vivo in chi Gesù ama identificarsi (Mt 25, 31ss) (…) Ecco la meraviglia: proprio le pietre-persone scartate, Dio le rende pietre angolari della Sua Nuova Creazione! 

Nel nostro piccolo, alla Casa degli Angeli, cerchiamo di rispondere agli inviti evangelici aprendo la porta a tanti:

- ai volontari-amici che pur se “stranieri” sono una ricchezza di vita e amicizia enorme per noi tutti; sarebbe una lunga lista ma basti ricordarli col cuore uno ad uno per la benedizione e Provvidenza che la loro presenza è per noi!

- a Nora: pakistana, cattolica, sposata e mamma di tre figli, scappata con la famiglia qui in Thailandia in seguito a persecuzione religiosa con minacce, tutti illegali … lavora con noi per avere di che vivere;

- a Uan, da pochi mesi con noi: abbandonato dai genitori, insieme alla sorellina, presso il nonno materno: vissuto per 10 anni rannicchiato in un’amaca con il solo camicino sul torace così non rimaneva sporco, ha bevuto solo latte diluitissimo - per risparmiare – dal biberon. Non camminava neppure. Temevo fosse necessario un intervento ortopedico per allentare le contrazioni ai tendini delle sue gambine fragili, e invece, grazie a Dio, dopo uno “stretching aggressivo” e le “ancor più accattivanti coccolate” da parte di Alessia e dei volontari che lo hanno preso come mascotte, il “birbante” finalmente cammina, tanto che ora dobbiamo corrergli dietro perché ne combina di tutti i colori!

- a tutti quelli che “passano” e lasciano il segno con la loro preghiera, la loro generosità, il loro sorriso!

In quest’anno giubilare della Misericordia il Signore ha aperto tante “Porte Sante” in tutti gli angoli del mondo: apra anche la porta del nostro cuore all’accoglienza cordiale senza distinzioni di sorta tra le persone che Dio ci fa incontrare! Apra il nostro cuore al perdono sincero e incondizionato di tutto le offese ricevute da qualsiasi persona, mossi dalla convinzione che infinitamente di più ci è già stato perdonato dal Signore stesso! Apra il nostro cuore alla sofferenza vera (“un cuore contrito e umiliato Tu o Dio non disprezzi!”) per tutto il male che abbiamo arrecato in pensieri, parole, opere e omissioni, per i muri alzati, per i rifiuti, per le ostinazioni nell’allontanarci dalle vie del Signore …

Davvero Dio e solo Lui può “farci rinascere di nuovo” grazie alla Sua Eterna Misericordia, perché solo Lui ha vinto il male con la sofferenza, l’umiliazione e il perdono e ci ha così liberati dalla morte ridandoci Vita Piena ed eterna! È il Suo sguardo pieno di simpatia per noi che ci ri-genera a nuovo, ci invita a ritornare a Lui, ci chiama fuori dalle nostre tane buie, ci manda per essere una cosa sola con Lui sempre e dovunque e in nome suo farci dono di Misericordia gli uni per gli altri!

Verità gustose, belle, che ci/mi fanno sognare e volare alto, ma incredibilmente “dolorose e cruente” quando si passa alla pratica! (…) Cristo, il Figlio di Dio, unitissimo al Padre, ha sudato sangue nel dire: “Padre, sia fatta non la mia ma la Tua volontà”! Eppure, con agghiacciante determinazione è andato incontro alla morte salendo con la croce pesante al monte della rivelazione dell’Amore incomprensibile e folle di Dio: “Imparò l’obbedienza dalle cose che patì … si fece obbediente fino alla morte di croce …”.  

Quante volte mi sono chiesta: l’Amore non poteva forse prendere altre strade per rivelarsi? Perché proprio quella della sofferenza e morte? (…) Confesso che comprendo solo vagamente (…) ciò che il Signore può avere passato in quei momenti della Sua Pasqua, mentre, proprio ora mi è chiesto di lasciare la Casa degli Angeli, una famiglia dove siamo cresciute insieme le mamme, i loro angioletti e io, una famiglia tenuta unita dalla Parola del Signore e dalla Sua presenza nei bambini vincendo le tensioni fortissime che i mali ricevuti da tante provocavano, una famiglia che ha curato le piaghe dolorose con il balsamo del rosario, la compagnia della Madonna, e la condivisione dei pesi e delle gioie, dove l’Eucaristia ha dato l’intonazione giusta e la forza per il sacrificio di sé sui passi di Gesù, per quel “di più” che non segue calcoli e interessi personali…

Carissimi amici, a voi, che ricordiamo quotidianamente nella nostra preghiera alla Casa degli Angeli, chiedo la gentilezza di una preghiera per i nostri piccoli e le loro mamme, perché continui la loro testimonianza di amore e misericordia e cresca ancor più la coscienza e la convinzione profonda e grata di ciò che Gesù ha compiuto e continua a operare in loro. E vi chiedo anche una preghiera per me, perché in questo tzunami interiore alla fine si compia solo e tutta la volontà del Signore, costi quel che costi, anche in me, secondo i Suoi disegni, che sono sempre il meglio e il Bene supremo per tutti, anche quando non capiamo. (…).

Che questo anno giubilare di Misericordia ci veda insieme nel chiedere a Dio di vivere il dono della Sua Misericordia per tutti, a partire da noi stessi; che riusciamo a vedere in noi e negli altri l’essere una “cosa molto buona”, creature di Dio, amate e stimate, preziose ai Suoi occhi, occhi di Padre-Madre, che mai abbandona nessuno e che non vuol che nessuno si perda, disposto a dare la propria vita come il Buon Pastore fa per le sue pecorelle! Tanto Dio osa fare per amore nostro! Che i nostri occhi e il nostro cuore siano resi puri per vedere ciò che Dio vede, per sentire come Dio sente, per chinarci sugli altri e servirli con l’umiltà e il cuore di Cristo stesso.

Allora sarà davvero una Buona e Santa Pasqua, il passaggio dalla morte alla vita, la primavera di alberi spogli che si ricaricano di fiori e profumi, foglie e frutti, e sui cui rami tanti troveranno finalmente accoglienza e riposo dalle fatiche della vita. Buona Pasqua!

Vostra M. Angela assieme alle mamme e agli angioletti di Dio che annunciano: “E’ risorto!”