Skip to main content

Giuseppina

Missionarie di Maria Saveriane
1192
22 Outubro 2020

Il 22 ottobre alle 23.10 la nostra sorella Giuseppina Ziliani è tornata alla casa del Padre dopo alcuni anni di infermità. Aveva 92 anni.

Giuseppina era nata a Cortemaggiore (PC) il 17 marzo 1928 da papà Luigi e mamma Carolina che danno ai numerosi figli una solida educazione cristiana, a tal punto che tre di loro sceglieranno forme diverse di vita consacrata. Giuseppina resterà sempre molto legata ai suoi familiari, partecipando alle loro gioie e ai loro dolori, visitandoli quando possibile e sostenendoli con il suo affetto.

E’ all’età di 21 anni, nell’ottobre del 1949, che Giuseppina entra nella nostra Famiglia, fondata da appena 4 anni, attratta dall’ideale missionario e spinta dal desiderio di vivere la carità.

Passa gli anni del postulato e del noviziato a Posillipo nella casa di cura dei Missionari Saveriani, poi emette la sua prima professione a Parma il 2 luglio 1953 insieme a un nutrito gruppo di sorelle.

Per due anni torna a Posillipo per prestarvi servizio, poi è di nuovo a Parma dove si prepara alla partenza per gli Stati Uniti. Vi giunge nell’aprile del 1956 e, dopo qualche mese di lingua, per circa un anno svolge servizio di cucina e guardaroba nella casa dei Saveriani a Petersham.

L’anno successivo, facendo fatica ad inserirsi in quella realtà, rientra in Italia.  A Parma consegue il diploma di Avviamento professionale industriale, poi quello di infermiera presso la Casa di Cura delle Piccole Figlie. Il 2 luglio 1959 emette i voti definitivi e, una volta terminato il corso di infermiera professionale, dal 1960 al 1968 lavora presso l’Ospedale Maggiore, contribuendo così alle magre finanze dell’epoca della giovane Famiglia missionaria.

Nel 1969 trascorre alcuni mesi a Parigi per lo studio della lingua francese in vista della missione, ma la situazione famigliare la costringe a ritornate in Italia dove, con i dovuti permessi, per sei anni assiste i genitori ammalati.

Dopo la morte di entrambi, il 25 giugno 1976 Giuseppina torna in comunità e svolge il suo servizio infermieristico con competenza e generosità, prima con le nostre sorelle ammalate in casa madre poi a Ceggia, con gli anziani della casa di riposo da poco avviata.

Dal 1982 al 1985 svolge vari servizi presso l’Istituto Saveriano Missioni Estere di Parma poi torna in casa madre dove le è chiesto di assistere una nostra benefattrice (Dina Scaccaglia) e una sorella (Rosa Pagani) che richiede cure particolari. Dal 1986 al 1996 si prodiga sia come infermiera che in altri servizi a Parma, Roma, Ceggia (nelle nostre case e presso i Missionari Saveriani). In questo periodo, mentre è a Roma, frequenta un corso Teologico/pastorale all’Istituto Regina Mundi.

Nel 1996, all’età di 68 anni, torna in casa madre e per 9 anni, ancora attiva, si mette a disposizione della direttrice rendendosi utile come addetta alla casa e servizi vari. Poi le sue forze cominciano a declinare e da settembre 2014 Giuseppina ha bisogno lei stessa di cure.

Giuseppina aveva un carattere forte e la sua persona incuteva una certa soggezione. Erano aspetti che non le favorivano l’amicizia delle sorelle e Giuseppina ne soffriva. Ma era una donna di fede e non mancava mai agli appuntamenti della vita comunitaria e ai momenti di preghiera. Fedele alla pratica dei Sacramenti, era particolarmente devota a San Giuseppe (di cui portava il nome) ed era riconoscente a Madre Celestina per i suoi consigli e l’incoraggiamento materno. Amava devotamente p. Giacomo Spagnolo che accompagnava volentieri a casa sua e a visitare le famiglie delle sorelle. Giuseppina era una brava autista e si è sempre prestata per le sorelle che ne avevano bisogno fin quando le sue forze glielo hanno permesso.

Accettare di dover essere assistita, per lei che aveva assistito e reso servizio a tante persone, non è stato facile. La malattia è stata una prova a cui Giuseppina ha acconsentito progressivamente e che l’ha unita più profondamente a Gesù. Ultimamente appariva serena, riconoscente per quanto si faceva per lei, senza un lamento. L’ultimo periodo vissuto nel silenzio e nella docilità alle cure delle sorelle e del personale di assistenza l’hanno preparata al grande incontro con la Misericordia infinita di Dio.

E’ bello pensare che Giuseppina è volata in Paradiso proprio il giorno in cui la Chiesa ricorda il papa San Giovanni Paolo II, che aveva avuto la gioia di incontrare personalmente e di cui serbava gelosamente sul comodino la foto-ricordo.

Cara Giuseppina, dal Cielo dove ora puoi ritrovare tanti amici, ricevi il nostro grazie per quello che sei stata in mezzo a noi e prega per noi e per i tuoi familiari.