Skip to main content

Giovanna

mmx
952
11 Abril 2020

Nella tarda mattinata dell’11 aprile 2020, sabato santo, si è spenta, a Milano, la nostra sorella Giovanna Meana, dopo un breve periodo di malattia a causa di un tumore già molto avanzato.

Giovanna è nata a Cassina Nuova di Bollate (Milano) il 21 agosto 1932. Ha una sorella, Erminia, rimasta in famiglia coi genitori, e un fratello, Alberto, morto adolescente, di malattia, durante il tempo di guerra.

Entra nella Congregazione delle Missionarie di Maria a Parma il 7 ottobre 1961, all’età di 29 anni, dopo aver conseguito la laurea in matematica e fisica. Così scrive quel giorno: “da oggi sono una matricola della Società Missionaria di Maria... Con una cerimonia molto semplice, e perciò tanto più intima e commovente, ho offerto la mia giovinezza a Dio: «Come incenso che brucia sull’altare t’offro, Signore, l’umile mia vita...». Da questo momento ha inizio il nuovo programma della mia esistenza: dono totale ed incondizionato per la gloria di Dio e la salvezza dei fratelli”.

Giovanna entra in noviziato il 2 luglio 1963 ed emette la professione religiosa due anni dopo. Trascorre gli anni successivi in Casa Madre a Parma, prima come Vicedirettrice, poi come incaricata dell’Animazione missionario-vocazionale. Iscritta all’Albo dei giornalisti, nel 1966 succede a p. Spagnolo come responsabile del nostro Bollettino Missionarie di Maria e vi rimane fino al 31 dicembre 2015.

Accogliente, sobria, essenziale, attenta ai poveri, Giovanna dona tutta la sua vita per la missione, senza essere destinata a un Paese in particolare. Nel 1968, in prossimità del rinnovo dei voti, così scrive all’allora Direttrice generale, Liliana Rossi: “Faccio volentieri e cercando di mettere il miglior impegno, il lavoro di propaganda che mi hai affidato e capisco come sia utile alla causa missionaria. Ma ora, vedendo che potrei essere sostituita da Sorelle più giovani e adatte, avrei tanto desiderio di «poter far dono a Dio di ogni cosa più cara» per servirlo in terra di missione”.

A Giovanna, ancora professa di voti temporanei, invece, verrà chiesto di seguire le giovani al primo anno di formazione nella nuova comunità di Milano, sorta nel 1968 al quartiere Gallaratese, servizio che svolgerà per quattro anni. Così scriveva in quei mesi: “La nuova casa vuole essere un ambiente di formazione missionaria per le giovani che aspirano a consacrarsi a questo ideale e un centro di irradiamento dello spirito missionario… Noi speriamo anche sinceramente che la nuova casa possa accogliere presto numerose vocazioni ambrosiane fino al punto che, diventata questa insufficiente, qualcuno voglia aiutarci a trovarne una più ampia e adatta”.

Nel 1971, insieme ad altre dodici sorelle, emette i voti perpetui e così racconta in una testimonianza: “In questo giorno viene consegnata a ciascuna una catenina con un crocefisso. È un oggetto comune che molti portano al collo… Per noi il significato di questo gesto è profondo… Fare la professione perpetua è consacrarsi per sempre a Dio e accettare liberamente e amorevolmente di portare ogni giorno la croce che Cristo ci offre, con gli stessi sentimenti con i quali Egli l’ha abbracciata: l’amore per il Padre e l’amore per i fratelli. Questo pensiero non mi fa né triste né esitante, perché so che non sarò mai sola a portarla, ma rende oggi il mio gesto più pensoso e maturo”.

Eletta Consigliera generale, nel 1972, in qualità di Assistente per l’Animazione missionario-vocazionale, svolgerà con dedizione e competenza questo servizio. Nel successivo Capitolo generale, nel 1978, viene eletta Vicaria generale incarico che svolgerà fino al 1983 quando, per motivi familiari presenterà le dimissioni, che verranno accettate, lasciando tuttavia a Giovanna l’incarico di Consigliera generale.

Dal 1985 ad oggi, Giovanna ha sempre fatto parte della comunità di Milano in Via Lulli, ricoprendo, a più riprese e in diversi periodi, i servizi di Direttrice di comunità e di Vicedelegata generale.

Dal 1995 trascorre un periodo in famiglia per aiutare la sorella nell’assistenza alla mamma. Un anno prima era stata nominata Postulatrice per l’Inchiesta diocesana per la causa di Canonizzazione di madre Celestina Bottego. Giovanna così racconta di questo periodo trascorso a Bollate: “Il lavoro di trascrizione degli scritti della nostra Madre [un lungo lavoro, fatto da lei con precisione, amore e molta pazienza] mi tiene sempre in contatto con lo spirito genuino della nostra Famiglia e rinnova continuamente in me il desiderio di una vita coerente e santa”.

Carissima Giovanna con te se ne va un pezzo di storia della nostra Famiglia. A te diciamo grazie per i valori che ci hai trasmesso e la coerenza con cui li hai vissuti. Ora siamo certe che in cielo godrai della compagnia dei nostri santi Fondatori tanto studiati ma soprattutto amati!

Riposa in pace!