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Miriam

Missionarie di Maria
1424
22 April 2020

Verso le ore 7.30 di mercoledì 22 aprile 2020, la nostra sorella Miriam Sartorelli è tornata alla casa del Padre, dopo alcuni anni di semi-infermità vissuti con fede, nell’umiltà e nel silenzio.

Miriam è nata a Ceniga di Dro (TN) l’11 novembre 1924. Il 2 ottobre 1953 lascia la sua famiglia (composta dai genitori e sei figli) e la sua professione di insegnante per entrare in Congregazione, spinta dal desiderio di annunciare il Vangelo.

Emette la sua prima professione il 2 luglio 1957 e la professione perpetua 2 luglio del 1963.

Durante il postulato, pensando alle necessità della missione, le viene chiesto di intraprendere gli studi di Medicina-Chirurgia. Ottiene la laurea il 13 novembre 1963. Dopo due anni di pratica ospedaliera a Parma e ad Auronzo di Cadore (Belluno), un anno di specializzazione in Ostetricia e Ginecologia (1965-1966) e il diploma di Medicina tropicale in Belgio (28 giugno 1968), Miriam è pronta per partire alla volta del Brasile - Pará. Vi giunge il 1° ottobre 1968. Viene destinata alla comunità di Abaetetuba, dove, dopo qualche mese di studio del portoghese, riceve l’incarico di direttrice del Centro medico Nossa Senhora da Conceição gestito dalle sorelle, servizio che svolge con grande dedizione e sensibilità nei confronti delle persone più fragili e bisognose. La gente la chiama affettuosamente “la dottora”. Scrive in una lettera: “Sì, l’Amazzonia è bella! Niente di folcloristico e una povertà che nella realtà è molto più grande di qualsiasi descrizione. Il caldo fa colare e ci intontisce, ma come si fa a non essere contenti di trovarci qui, in mezzo a questi fratelli?” Anche se mai nasconderà la nostalgia dei suoi bei paesaggi trentini, la natura dell’Amazzonia l’affascina e Miriam le dedica versi di delicata poesia.

Nel 1972 e nel 1978 è a Parma per partecipare come Delegata al II e al III Capitolo generale.

Con l’erezione della Delegazione dell’Amazzonia, nel 1983 viene eletta Vicedelegata, ma deve dimettersi da questo incarico l’anno successivo perché le è chiesto di tornare in Italia per occuparsi del Bollettino Missionarie di Maria. Da sempre infatti Miriam ha mostrato doti letterarie e di scrittrice, insieme a uno sguardo contemplativo sulla realtà. Accetta con fede il sacrificio della missione a favore dell’animazione missionaria e rientra a Parma il 19 marzo 1984.

Con amore svolge il servizio di redattrice del Bollettino, dal 1984 al 2009, con grande attenzione ai contenuti, promuovendone le innovazioni grafiche utili a renderlo più attraente alla lettura e a farne uno strumento prezioso di animazione missionaria. Nel 1991 chiede e ottiene il permesso di passare dal bianco e nero al colore.

Durante la celebrazione del IV Capitolo generale, nel 1984, viene eletta Consigliera generale con l’incarico di occuparsi del settore dell’Animazione missionario-vocazionale. Nei sei anni di mandato visita tutte le Circoscrizioni appassionandosi dei diversi luoghi e continuando a coltivare la sua vena poetica.

Negli anni successivi verranno pubblicate due raccolte di sue poesie: Sulla scalinata del tempo, nel 1997 e Kairòs, l’oggi di Dio, nel 2003.

Per Miriam “Missione è apertura fino ai confini del mondo; misericordia e fraternità con tutti; abbandono totale tra le braccia paterne di Dio” ed è questo che si sforza di condividere con tutti, a parole e con gesti concreti.

Nel 1990, al termine del mandato come Consigliera generale, le viene chiesto di restare in Casa Madre come incaricata degli “Amici delle Missionarie di Maria” (oggi: Laici Missionarie di Maria Saveriane), servizio che svolge fino al 2000.

Nel 2009 riprende a collaborare al Bollettino Missionarie di Maria come membro dell’equipe di redazione, ma la sua salute comincia a vacillare. Scrive nel suo programma di vita nel 2012: “Vivere le giornate che ancora mi sono date in dimensione universale e affidarle al Signore perché le riempia del suo amore... Mettere tutto nelle mani del Signore abbandonandomi a Lui in ogni nuova giornata concessami”.

Dal mese di giugno 2014, cessata ogni attività, è in cura.

Cara Miriam, grazie per avere messo i tuoi doni a servizio della missione con semplicità e umiltà e per l’amore che hai nutrito per la nostra Famiglia. Vogliamo ricordarti con i versi de Il volto dei giorni, una poesia inedita del 2013, che ci richiama alla preziosità del tempo che ci è donato, che tu avvertivi con tanta profondità:

Passa rapido

il volto dei giorni.

Ed ecco

è già sera.

E stringo ora

nella mano

solo ciò

che ho vissuto

con Te

nell’esilio.