Skip to main content

Vai e parla a loro con le mie parole!

Cecilia Zafferri mmx
597
10 Dicembre 2018

Un atto d’amore ha creato l’essere umano, il quale è stato pensato e desiderato per crescere, amare e, nel corso della vita, realizzare il sogno del suo Creatore: la piena felicità della sua creatura.

È così che sento e rileggo questi ultimi undici anni, da quando ho lasciato la mia famiglia e gli inseparabili amici con cui ho condiviso il cammino di cescita umano e spirituale per concretizzare il sogno che da tempo mi “tormentava”: seguire Gesù più da vicino nel servizio alla missione. Oggi il Signore, nonostante i miei limiti, la mie fragilità e le mie resistenze crede ancora in me e mi invita a dare un passo decisivo, definitivo e per sempre verso lui e nella Famiglia Saveriana per esser pienamente e totalmente disponibile alla missione e, con il mio modo di essere, vivere, agire e relazionarmi esser segno della presenza e dell’amore di Dio tra gli uomini, in mezzo a quella porzione di umanità che Lui ha scelto per me, il popolo messicano. Così il 28 ottobre a Santa Cruz – Hidalgo – ho pronunciato il mio “Si” per sempre.     

Nel momento più importante della mia vita il Signore ancora una volta mi ha rivelato la sua fedeltà mediante la vicinanza, la partecipazione e l’affetto della gente di Santa Cruz, delle sorelle, dei padri saveriani, della mia famiglia e degli amici vicini e lontani; Il Dio dell’amore e della gioia ha toccato il loro cuore.

Con meraviglia ho sentito e visto la gente di Santa Cruz partecipare con gioia; tutta la comuntità è stata coinvolta, dalla signora più povera che non sa come fare per vivere alle autorità; ognuno ha donato tutto ciò che poteva: forze, tempo e sì anche stanchezza per organizzare e realizzare la festa; con semplicità la gente ci ha dimostrato concretamente stima e affetto profondo, ci ha fatto sentire che siamo comunità, che siamo parte della loro comunità, parte della loro vita.

CECILIA1

Visitando alcune famiglie ho sperimentato che il Dio della relazione mantiene la sua promessa: «Non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi» (Mc 10,28-30), ne ho fatto esperienza. Alberto, un catechista, mi ha detto: “... non avevamo mai vissuto un evento così. Grazie madre per aver scelto di vivere con noi la tua donazione”; Chela, giovane mamma di cinque figli e la mamma a cui accudire è molto attiva e generosa, abbracciandomi forte mi dice: “Grazie madre per tutto ciò che ci insegni. Grazie madre perchè dai la tua vita per noi e grazie anche ai tuoi genitori e alla tua famiglia che ti permettono di stare qui”. Il popolo di Santa Cruz nella sua povertà e semplicità sa condividere, sa donarsi, sa far festa, sa rendere concreto l’amore.

Il Dio della relazione mi ha scaldato e fatto battere il cuore: nonostante la lontananza fisica gli amici, la mia famiglia e le sorelle sono stati presenti e in comunione con l’affetto e la preghiera. Ancora una volta ho sentito che le relazioni belle, vere e profonde nate e cresciute nel Signore attraversano l’oceano; potrà venir meno la quotidianità, ma ciò che si costruisce in-con-per Lui rimane; potremo non esser presenti fisicamente ma i volti ardono nel cuore, i nomi con le loro storie e situazioni sono affidati e depositati tra le mani del Padre.

Il Dio fedele si prende cura della mia personale storia di salvezza, continua a promettermi : «Io sarò con te» (Es 3,12 ) ... «Ti basta la mia grazia» (2Cor12,9). Grazia che mi ha accompagnata in questi anni, grazia che mi ha fatto arrivare a donare la vita al Signore per sempre con gioia e sarenità. Il Signore mi sussurra all’orecchio: “ Non temere, non sei tu la potagonista della missione, a te è dato solamente portarla avanti, annunciare la Mia parola, non la tua; sei invitata a convertirti in Parola vivente, a esser Buona Notizia in mezzo al popolo che io ho scelto per te”. Le parole sussurrate fanno eco in me, riposano sul mio cuore e lo fanno battere quasi a scoppiare: la linfa, la vita di Dio mi scorre nelle vene e mi fa pronunciare con decisione: “Perchè il suo Vangelo sia annunciato a chi non ti conosce, cofidando pienamente in te faccio voto di catità, povertà e obbedienza in ordine alla missione PER SEMPRE”.

Il Signore mi ha scelta, mi ha chiamata ad esser sua ed ora mi di dice: «Ve y háblales con mis palabras» (Ez 3,4). Mi invita a donarmi totalmente, a farmi chicco di grano a lasciarmi macinare, a lasciarmi imapastate, a farmi pane, Parola per tutti... e sarà il miracolo dell’incontro, il miracolo dell’amore.