Skip to main content

Una gioia nuova!

Teresina Caffi mmx
487
15 Maggio 2018

Celebriamo con questa domenica il coronamento dell’evento pasquale, già implicito in quell’evento, perché il dono dello Spirito è il frutto della passione, morte e resurrezione di Gesù, lo scopo del suo venire, la sua eredità. Pensiamo a volte che il mondo manchi di mezzi materiali: ma Gesù non ce ne ha lasciato.

Pensiamo che manchi di organizzazione: ma Gesù non ci ha dato istruzioni al riguardo. Pensiamo che manchi di forza coercitiva: ma Gesù non l’ha usata e non ci ha detto di usarla.

Lui sapeva di cosa il mondo aveva bisogno. Non si possono fare flebo a un morto. Il mondo aveva bisogno di un soffio vitale, di una ricreazione. Aveva bisogno di un antivirus che scacciasse la radice di tutti i mali: il vivere per se stessi. Aveva bisogno di gioia nuova, della forza immane del perdono, della dinamite che scardinasse nei cuori tutti i muri di separazione. Aveva bisogno di una speranza di vita nuova, più forte della morte.

Gesù lo sapeva e sapeva anche che col suo ultimo soffio avrebbe consegnato questo Spirito. Un difensore, dagli attacchi del male, un rivelatore di una verità che la nostra intelligenza non riesce a scalfire e in cui ci si può solo lasciare portare da lui, progressivamente. Uno Spirito che crea la Chiesa e insieme libero e universale come la salvezza portata da Gesù. Uno Spirito che stupisce parlando e agendo spesso nei più piccoli.

È lo Spirito che dà leggerezza al mondo, gioia alle giornate anche quando sembrano ripetitive, è lui che scintilla nel sorriso dei bambini e nel coraggio dei profeti. È lui che ci fa arrivare tutta l’efficacia della salvezza operata da Gesù; è lui il collante tra Lui e noi, tra il Padre e noi, e tra tutti noi.

Togliamo lo Spirito e il mondo non sarà che tenebra, durezza, guadagno, sfruttamento, corsa ai primi posti, emarginazione di tanti… È questo il mondo che ci appare spesso nell’informazione. Ma a chi guarda con gli occhi dello Spirito, appare uno straordinario mondo nuovo in crescita, una roccia già sgrossata nella quale lo Spirito a poco a poco scolpisce il volto del Figlio, Gesù Cristo. Forse, il ritorno di Gesù sarà il compimento di questa emersione.

Domenica di Pentecoste, 20 maggio 2017 - Letture: At 2,1-11;  Gal 5,16-25;  Gv 15,26-27; 16,12-15.