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Tra caldo e piroghe

Rosalinda, Judith e Sinea
906
04 Gennaio 2002

Nella regione saheliana pre-desertica del Camerun e del Ciad da 15 anni siamo presenti con alcune nostre comunità tra i Masa e i Musey.

E' una presenza a motivo dell'annuncio e della testimonianza del Vangelo, che si realizza con la condivisione della Parola, della vita e con impegni di promozione umana e sociale. 

Le nostre comunità sono formate da sorelle che provengono dal Brasile, dal Messico, dalla R.D.Congo e dall'Italia. Nella nostra povertà e debolezza coltiviamo in noi il desiderio di lasciarci totalmente coinvolgere nel progetto che Dio ha attuato in Cristo: fare del mondo la famiglia dei suoi figli.

Riportiamo alcune esperienze che sono segni di un cammino di fraternità e di condivisione.

Dal Camerun: una “cassa di risparmio” sotto il tamarindo

“Venite anche voi alla festa”. A invitarci erano Marthe e Agnes, due capogruppo delle partecipanti all'iniziativa del risparmio delle donne. Era la loro festa. I risparmi che avevano fatto, messi in una specie di bauletto chiuso a chiave, venivano prestati e restituiti con un piccolo interesse.

Erano state loro a organizzare: avrebbero messo ogni settimana qualche cosa da parte da usare nei periodi di maggiore difficoltà, quando il miglio cominciava a scarseggiare, si doveva pagare la tassa per la scuola dei bambini, comperare qualche vestito o le medicine per malattie sempre presenti in ogni stagione.

Ogni domenica, dopo la preghiera, le donne cristiane e di religione tradizionale o musulmane, tutte insieme, si radunano sotto il grande albero del tamarindo per discutere i loro problemi, sentire le notizie dei dintorni, condividere le gioie, le difficoltà e anche le ingiustizie vissute nella settimana. Marthe e le poche che sanno scrivere, quaderno alla mano, segnano le varie entrate a voce alta: Madeleine 100 fr. (= 300 lire); Catherine 650 fr.; Jacqueline 50 fr. ecc.

Sono i risparmi dei loro piccoli commerci al mercato locale e nella vendita di qualche pollo a Gobò, dove i prezzi sono un po' più alti. Si prelevano 1000 fr. dalla cassa? Dopo una settimana si restituiscono aggiungendone altri 100: in tal modo il piccolo gruzzolo aumenta.

Alla festa di quella domenica, le donne avevano invitato i mariti e le varie autorità del villaggio e avevano preparato la “boule” e la salsa per condividere la loro gioia con tutti. C'erano anche delle grandi anfore colme di birra. Prima di dar inizio al pranzo, la presidente, una donna cattolica, si rivolse ai presenti, soprattutto ai mariti, ringraziandoli di aver incoraggiato la loro iniziativa e invitandoli a fare altrettanto, non sciupando i risparmi in bevande alcoliche.

Anche noi, missionarie saveriane, quella domenica eravamo lì a festeggiare con loro la “boule” della fraternità, e ringraziavamo Lowna (Dio) di aver sostenuto il coraggio delle donne nella bella iniziativa.

Ma che cosa c'entra questo con l'evangelizzazione?

C'entra, sì, eccome! Ci vuole una forte motivazione per portare avanti un'iniziativa del genere. La tradizione masa vuole che si aiuti soltanto la parentela. L'idea del risparmio a beneficio di tutti era venuta alle donne cristiane da una visione d'insieme fraterna, evangelica. E' il Vangelo di Gesù che apre questi sentieri di fraternità. E di questo siamo anche noi testimoni.

  • Rosalinda, Judith e Sinea.