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Dal Congo RD al mondo: il sì di Francine

Francine Bisimwa Kikumi mmx
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07 Luglio 2018

In questo 2 luglio 2018, Francine Kikumi Bisimwa, ha fatto la professione perpetua nella sua parrocchia d’origine di Bagira, alla periferia di Bukavu. Condivide qui i suoi sentimenti.

« Canterò in eterno l’amore del Signore, per sempre farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà » (Ps 89,2)

Sì, il mio cuore trabocca di gioia e riconoscenza al Signore mio Dio, che fin dalla mia fanciullezza e durante il mio percorso di formazione alla vita missionario-religiosa ha guidato i miei passi sulle sue vie. Come amava dire il nostro carissimo e stimato padre fondatore Giacomo Spagnolo: “Dio ha dato tutto a tutti e per sempre”.

Fare esperienza di questa donazione totale di Dio per ciascuno di noi non può lasciare nessuno indifferente, anzi va fino a suscitare nel cuore il desiderio di darsi senza riserve e per sempre. È in quest’ottica che accolgo e comprendo il dono che mi è stato fatto fin dal primo giorno della mia esistenza e che continua a trovare il suo senso nella chiamata a seguire Gesù più da vicino e a consacrargli tutta la mia vita attraverso la professione perpetua dei consigli evangelici e il servizio missionario.Congo8

Il mondo in cui viviamo può sembrare ostile a questi valori, ma la mia risposta oggi vuole trovare il suo fondamento nella fedeltà di Dio stesso: Lui rimane sempre fedele alle sue promesse, perché non può rinnegare se stesso (cfr. 2Tm 2,13).

Ringrazio di tutto cuore il Signore che mi ha dato la grazia di tornare nel mio Paese bello e sofferente, la Repubblica Democratica del Congo, dopo alcuni anni di formazione in Italia, per celebrare la gioia di questo momento profondo e prezioso della mia vita con il mio popolo, la mia Chiesa locale, le mie sorelle missionarie che mi hanno vista cominciare questo cammino a tentoni, la grande famiglia biologica e missionarie e tutti gli amici e conoscenti.

E un SÌ che porta il marchio della fede e della speranza, perché pronunciato in questo contesto storico caotico, che fa nascere in fondo al cuore molte domande. Basterebbe uscire un po’ sulle nostre strade, guardare ed ascoltare la gente con attenzione per comprendere quanto il nostro popolo è abbandonato a se stesso e quanto avrebbe bisogno di gente capace di ridargli speranza e consolazione, gente capace di lottare al suo fianco perché regni infine la pace, la giustizia, la dignità umana. Questa gente non è forse ancora nata, oppure sta dormendo in ciascuno di noi?Congo9

La mia vocazione oggi può forse essere una soluzione a questi problemi, in che cosa aiuta il mio popolo a uscire da questo vicolo cieco? Solo Dio sa e, in ogni modo, credo che è Lui che continua a chiamarci perché andiamo e siamo segni eloquenti del suo Regno di pace e di giustizia ovunque ci invia. Basta non rifiutargli la nostra collaborazione, perché Lui sa di che cosa abbiamo bisogno e si prenderà cura di noi.

Foto: in alto, Francine risponde alle domande del vescovo

A sn, Francine emette la professione perpetua

A ds, la parola ai genitori di Francine