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Partenze... e arrivi

Giuseppina Romanazzo mmx
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28 Gennaio 2018

Oggi ricorre il trigesimo dell'entrata in Cielo di Lina Perrini. Oggi Giuseppina Romanazzo arriva in Congo. Così parla di Lina nella sua parrocchia

Quando Lina  partì da Locorotondo per entrare fra le Missionarie di Maria, tutto il paese ne fu scosso.

Io avevo allora tredici anni, troppo piccola per aver collaborato con lei. Ero andata però alle Mostre missionarie da lei organizzate, mentre mia sorella maggiore, Lucia, era stata sua attiva collaboratrice.

Sentir parlare di Lina, partecipare al filo di comunicazione che ella manteneva con persone amiche del paese mi spronava.

Una volta partecipammo a Brindisi al Convegno Missionario. Là trovammo molta stampa missionaria ed il desiderio di farmi missionaria si fece più vivo in me. Provavo dentro una spinta, un’attrazione a vivere per Gesù e servirLo nei poveri.

Giunta a 19 anni, mi dissi che era tempo di mettermi in moto. Era il 1965. Lina venne a Locorotondo per Pasqua e le dissi: “ Mi piacerebbe conoscervi! ” “ Per conoscerci, devi venire a Parma” rispose.

Non sapevo però da dove cominciare. Sapevo che mio padre sarebbe stato contrario alla mia scelta, mentre speravo che mia madre avrebbe più facilmente accettato.

Accompagnai Lina a Parma per vedere dove abitava. Da quella volta, mi scriveva ogni settimana. Uscendo dall’Atelier di cucito, passavo da casa sua e la mamma mi consegnava la lettera da me tanto attesa.

Era il 13 ottobre 1965 quando raggiunsi Parma per entrare fra le Missionarie di Maria e ritrovai Lina che mi accolse con grande gioia.

Da allora i nostri cammini si sono sempre intrecciati, ma lei rimane la prima a precedermi ed accompagnarmi: così in missione nell’amato Congo, così ultimamente nei miei sei anni passati in Italia.

Lina amante della vita godeva di tutto ciò che è umano, dall’amicizia che sapeva coltivare al gioire della natura, dei fiori, sua passione, al gustare con soddisfazione un cibo della nostra terra. Terra amata di Locorotondo!

Mi diceva in procinto di una mia venuta in paese : “ Sulla via di Fasano, dopo la curva di Laureto, quando vedi spuntare la cupola della Chiesa Madre, saluta u curdunne  i tutte ‘i curdunnise: era il suo motto preferito.

Spesse volte ripeteva questo ritornello: “ Sono pronta, magari mi chiamasse, sono felice di raggiungere il Signore, ormai c’è un’intesa  con Lui. Di questa intesa lasciava trasparire una fiducia amante che nulla poteva intaccare. Aggiungeva poi che si facesse festa il giorno del suo passaggio e si cantasse un inno di ringraziamento all’Onnipotenza Misericordiosa di Dio per i tanti benefici ricevuti in vita.

Lina era sempre presente, con la sua vitalità, con il suo interesse per tutte le situazioni, con l’amore personale per ciascuna persona, con la sua preghiera intensa e costante, con il fare oggetti con le sue mani, scrivendo tante lettere in Congo e altrove…

Così se n’è andata LINA PERRINI, ma per rimanere più intensamente con noi!

GRAZIE a te, Lina, chi ti potrà dimenticare? Giuseppina