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Come nani sulle spalle di un gigante

Enriqueta Ayala Gonzalez
954
10 Gennaio 2001

Anch'io voglio condividere con voi, cari amici delle Missionarie, la gioia della mia consacrazione a Dio per la missione.

La vita comunitaria mi ha aiutato e mi aiuta passo dopo passo, con esperienze ricche di fraternità, di misericordia, di carità, a porre nel Signore il mio tesoro e ad alimentare in me sempre più il desiderio della missione ad gentes.

Sto scoprendo la bellezza del vivere insieme, del condividere gioie e difficoltà, impegni, preghiera, meditazione della parola, unite nella stessa fede: in Gesù che ha dato tutto.

Ringrazio Dio per questa mia Famiglia missionaria, che, oltre a me, accoglie anche i miei genitori e fratelli, perché la sfida della missione coinvolge non solo la persona del chiamato, ma anche la sua storia e quelli che vivono con lui.

Ogni giorno mi stupisco per quello che il Signore opera attraverso la comunità.

E come se fossimo nani sollevati sulle spalle di un gigante che dall'alto possono vedere più in là, allargando gli orizzonti sul grande mistero dell'Amore.

Certamente il Signore ci dà molto di più di quanto possiamo desiderare. Scopro il suo volto quando sto in mezzo ai giovani e agli adolescenti della parrocchia e quando di fronte ad una società scoraggiata con fiducia ripeto: "Solo tu hai parole di vita eterna".

Vi ringrazio fin d'ora, cari amici, per le vostre preghiere.

Ricordate soprattutto noi giovani, che ci prepariamo a donare "tutte le forze e tutti i mezzi" per la missione.

Enriqueta Ayala Gonzalez.