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Ascoltare, discernere, vivere la chiamata del Signore

Papa Francesco
611
18 Aprile 2018

E' questo il tema del Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni di quest’anno. Il Papa spiega con questi tre aspetti che in ogni vocazione, personale ed ecclesiale, è necessario ascoltare, discernere e vivere la Parola che ci chiama dall’alto, la quale ci permette di far fruttificare i nostri talenti, ci rende strumenti di salvezza per il mondo e ci orienta alla pienezza della felicità.

Di seguito vi riportiamo alcune delle frasi su questi tre aspetti:

Ascoltare.

Dio viene in modo silenzioso e discreto, senza imporsi alla nostra libertà.

Che la sua voce non rimanga soffocata dalle molte preoccupazioni e sollecitazioni che occupano la nostra mente e il nostro cuore.

Occorre predisporsi a un ascolto profondo della sua Parola e della vita… imparare a leggere gli eventi con gli occhi della fede, e mantenersi aperti alle sorprese dello Spirito.

Non restare chiusi in noi stessi, nelle nostre abitudini e nell’apatia di chi spreca la propria vita nel cerchio ristretto del proprio io.

Quest’attitudine, del ascoltare, oggi diventa sempre più difficile, in una società rumorosa, e nella frenesia dell’abbondanza di stimoli e di informazioni che affollano le nostre giornate.

Dispersione e confusione interiore non ci permette di fermarci, di assaporare il gusto della contemplazione, di riflettere con serenità sugli eventi della nostra vita e di operare, fiduciosi nel premuroso disegno di Dio per noi, di operare un fecondo discernimento.

Discernere.

Leggendo, nella sinagoga di Nazareth, il passo del profeta Isaia, Gesù discerne il contenuto della missione per cui è stato inviato e lo presenta a coloro che attendevano il Messia: «Lo Spirito del Signore è sopra di me…” (Lc 4,18-19).

Ognuno di noi può scoprire la propria vocazione solo attraverso il discernimento spirituale, un processo con cui la persona arriva a compiere, in dialogo con il Signore e in ascolto della voce dello Spirito, le scelte fondamentali, a partire da quella sullo stato di vita.

Ogni cristiano dovrebbe poter sviluppare la capacità di “leggere dentro” la vita e di cogliere dove e a che cosa il Signore lo sta chiamando per essere continuatore della sua missione.

Vivere.

La gioia del Vangelo, che ci apre all’incontro con Dio e con i fratelli, non può attendere le nostre lentezze e pigrizie… La vocazione è oggi! La missione cristiana è per il presente! per diventare testimone del Signore, qui e ora.

Il Signore chiama ancora a vivere con Lui e andare dietro a Lui in una relazione di speciale vicinanza, al suo diretto servizio.

Se ci fa capire che ci chiama a consacrarci totalmente al suo Regno, non dobbiamo avere paura! È bello – ed è una grande grazia – essere interamente e per sempre consacrati a Dio e al servizio dei fratelli.

Il Signore continua oggi a chiamare a seguirlo. Non dobbiamo aspettare di essere perfetti per rispondere il nostro generoso “eccomi”, né spaventarci dei nostri limiti e dei nostri peccati, ma accogliere con cuore aperto la voce del Signore.

Ascoltarla, discernere la nostra missione personale nella Chiesa e nel mondo, e infine viverla nell’oggi che Dio ci dona.

Il messaggio integrale: https://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/vocations/documents/papa-francesco_20171203_55-messaggio-giornata-mondiale-vocazioni.html