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Cercare l’unità: un impegno per tutti noi

Olivia Lomeli, mmx
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21 Gennaio 2018

È in corso nella Diocesi di Parma la Settimana Ecumenica di preghiera per l'unità dei cristiani 2018, I vari incontri e conferenze sono stati organizzati a cura del Consiglio delle Chiese Cristiane di Parma (avventista, cattolica, metodista, ortodossa) i giorni 18, 21, 23 e 25 gennaio.

 Il titolo della settimana Ecumenica 2018 è: “Potente è la tua mano, Signore”, preso dal versetto del Cantico del Mare di Esodo 15, intonata da Mosé e Miriam dopo il passaggio liberatore nel mar Rosso, è stato elaborato nella liturgia preparata da cristiane e cristiani dei Caraibi i cui hanno subito la tratta degli schiavi e lo sfruttamento coloniale.

Le info relative sono pubblicate sul sito diocesano, nella home in basso a sinistra, nella sezione dedicata al calendario degli "Appuntamenti Diocesani": http://www.diocesi.parma.it/diocesi_2015/index.php

Vi riportiamo alcune delle frasi di Papa Francesco dette in un’omilia mattutina a Casa Santa Marta dove esorta tutti i cristiani ad essere impegnati per l’unità:

“Questo è il compito di ogni cristiano, di ognuno di noi, fare l’unità della Chiesa, costruire la Chiesa, questo Tempio. Quando si deve costruire un tempio, un palazzo si cerca un’area edificabile, preparata per questo. La prima cosa che si fa è cercare la pietra di base. E la pietra angolare dell’unità della Chiesa è Gesù: ‘Padre, che siano uno!’. E questa è la forza! Non c’è unità senza Gesù Cristo alla base: Gesù Cristo è la nostra sicurezza, Gesù invia lo Spirito Santo, ed è Lui che fa “l’unità della Chiesa” nella diversità dei popoli, delle culture, delle persone.

San Paolo ci consiglia di non essere tanto pietre, ma piuttosto mattoni deboli. I consigli dell’Apostolo delle Genti per costruire questa unità sono consigli di debolezza, : umiltà, dolcezza, magnanimità  l’essere aperto a tutti, avere il cuore grande; ma, secondo il pensiero umano sembrano non servire a niente.

Noi diventiamo più pietre forti in questo Tempio quanto più deboli ci facciamo con queste virtù dell’umiltà, della magnanimità, della dolcezza, della mitezza.

La speranza alla quale noi siamo stati chiamati: la speranza di andare verso il Signore, la speranza di vivere in una Chiesa viva, fatta con pietre vive, con la forza dello Spirito Santo. Soltanto sulla piantina della speranza possiamo andare avanti nell’unità della Chiesa. Siamo stati chiamati ad una speranza grande. Andiamo lì! Ma con la forza che ci dà la preghiera di Gesù per l’unità ‘Padre, che siano uno!’; con la docilità allo Spirito Santo, che è capace di fare da mattoni pietre vive; e con la speranza di trovare il Signore che ci ha chiamati, e trovarlo quando avvenga la pienezza dei tempi”.