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“Oltre la Soglia … Testimoni di fede viva al popolo migrante”.

Oleana Bozzetti Lmmx
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20 Novembre 2017

A San Pietro in Vincoli si è svolta l'annuale assemblea "Ad Gentes", a cui hanno partecipato Saveriani, Saveriane, Laicati... per valutare i punti di forza e di debolezza delle nostre comunità sul tema del popolo migrante, per vedere, giudicare ed agire come testimoni di fede viva incontro al popolo migrante.

“L’inizio di questo terzo millennio é fortemente caratterizzato da movimenti migratori che, in termine di origine, transito e destinazione, interessano praticamente ogni parte della terra …” (Discorso di Papa Francesco al Forum Internazionale “Migrazioni e Pace” 21.02.2017).  

Il Vangelo di Mt 25, 35-40 ci introduce nel tema : “ … ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato, ero nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato … assetato … forestiero … nudo. ammalato … in carcere …? …”

Dal Vangelo alla realtà quotidiana: quattro verbi da declinare in prima persona singolare e in prima persona plurale su cui, per Papa Francesco, si deve articolare la “comune risposta” a tale fenomeno:

“Accogliere, proteggere, promuovere e integrare”

I partecipanti a quest’ assemblea provengono da diverse parti d’Italia, da nord a sud isole comprese. E’ questo il punto di forza: condividere le esperienze, le fatiche, le delusioni, le gioie, la speranza, il vissuto. Ognuno ha qualcosa da comunicare ed è bello sentire come lo Spirito del Signore sa suscitare in momenti , situazioni e luoghi diversi risposte generose e creative.

La testimonianza della comunità missionaria intercongregazionale di Modica, portata da P. Treglia, ci ha fatto scoprire un nuovo modo di vivere la missione oggi, qui, nella realtà in cui ci si trova. Ci ha fatto capire come lo stare accanto allo “straniero” con un atteggiamento di accoglienza e non di giudizio, nei momenti più duri del suo ingresso in Italia, dove spesso arriva senza nulla e nella completa solitudine, sia di primario aiuto. Nella narrazione di alcune storie di cui è stato testimone attivo, ci ha fatto cogliere una realtà ben più complessa e dolorosa di quanto si possa immaginare e nello stesso tempo quanto il mettersi accanto all’altro aiuti a percepire i suoi bisogni e quindi aiutarlo.

Per noi oggi, i migranti sono l’occasione per ripensare al nostro essere missionari. Il camminare accanto ci spoglia del nostro egoismo, dei nostri pregiudizi, delle nostre paure e ci rende capaci di ascoltare, di cogliere un altro punto di vista.   

“In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.